I Britanni fanno
atto di sottomissione a Cesare
Hostes proelio superati, simul atque se ex fuga
receperunt, statim ad Caesarem legatos de pace miserunt; obsides daturos
quaeque imperasset se (1) facturos polliciti sunt. Una
cum his legatis Commius Atrebas venit, quem supra (2)
demonstraveram a Caesare in Britanniam praemissum. Hunc illi e navi egressum,
cum ad eos oratoris modo Caesaris mandata deferret, comprehenderant atque in
vincula coniecerant. Tum proelio facto
remiserunt et in petenda pace eius rei culpam in multitudinem contulerunt et
propter imprudentiam ut sibi ignosceretur petiverunt
(3). Caesar, questus quod, cum ultro in continentem legatis missis pacem ab
se petissent, bellum sine causa intulissent (4),
ignoscere (5) imprudentiae dixit obsidesque imperavit;
quorum illi partem statim dederunt, partem ex longinquioribus locis
accersitam paucis diebus se daturos dixerunt.
Cesare, De bello Gallico (IV, 27)
NOTE
1) Funge da soggetto anche per il precedente “daturos”.
3) Costruzione: et petiverunt ut
ignosceretur propter imprudentiam.
5) Verbo di un’infinitiva, il cui soggetto sottinteso è “se”.
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Traduzione
I nemici, vinti in battaglia, non
appena si riebbero dalla fuga, subito mandarono a Cesare degli ambasciatori
per (trattare) la pace; promisero che avrebbero dato ostaggi e avrebbero
fatto ciò che lui avesse comandato. Insieme con questi ambasciatori venne
Commio Atrebate, di cui precedentemente avevo detto che era stato mandato da
Cesare in Britannia (lett.: che avevo detto mandato). Quelli (cioè
i Britanni: illi è nominativo maschile plurale) l’avevano
catturato e messo in catene non appena sbarcato (lett.: avevano catturato
e messo in catene hunc e navi egressum, questo, uscito dalla nave),
mentre riferiva loro (cum deferret ad eos) in qualità di ambasciatore
(lett.: col modo di un ambasciatore) il messaggio di Cesare. Allora,
conclusa la battaglia, (lo) restituirono e nel chiedere la pace attribuirono
la colpa di quel fatto (cioè, dell'aver catturato e imprigionato un
ambasciatore di Cesare) alla moltitudine e chiesero di essere perdonati
(lett.: che si perdonasse a loro: c'è la costruzione al passivo dei
verbi che reggono il dativo, quale è ignoscere) per l’ignoranza.
Cesare, lamentatosi per il fatto che (quod è la congiunzione subordinante,
di tipo dichiarativo, che regge intulissent), dopo avergli chiesto la
pace (i Britanni a lui) mandando spontaneamente (ultro) degli
ambasciatori (letteralmente, ablativo assoluto con participio passato:
mandati spontaneamente ambasciatori) nel continente (o nella terraferma,
cioè in Gallia), avevano fatto la guerra senza motivo, disse che perdonava
l’ignoranza e richiese (comandò) ostaggi; di questi (ostaggi) quelli (i
Britanni) parte ne diedero subito, parte, fatta venire da luoghi
piuttosto lontani, dissero che l’avrebbero data entro pochi giorni.
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