domenica 26 aprile 2015

Traduzione da Cesare (Bellum civile, I, 72)

Cesare spera di risolvere la situazione senza dover ricorrere alle armi
 
Trovandosi di fronte all’esercito pompeiano, in Spagna, Cesare, anche se sa di essere militarmente superiore, cerca di evitare lo scontro, perché questo comporterebbe sia la perdita di propri soldati sia la morte di soldati nemici (che sono pur sempre romani, trattandosi di una guerra civile).
 
Caesar in eam spem venerat, se sine pugna et sine vulnere suorum rem conficere posse, quod re frumentaria adversarios interclusisset (1). Cur etiam secundo proelio aliquos ex suis amitteret (2)? cur vulnerari pateretur optime de se meritos milites? cur denique fortunam periclitaretur? praesertim cum non minus esset imperatoris (3) consilio superare quam gladio. Movebatur etiam misericordia civium, quos interficiendos videbat; quibus salvis atque incolumibus (4) rem obtinere malebat. Hoc consilium Caesaris plerisque (5) non probabatur; milites vero palam inter se loquebantur, quoniam talis occasio victoriae dimitteretur (6), etiam cum vellet Caesar, se non esse pugnaturos (7). Ille in sua sententia perseverat et paulum ex eo loco degreditur, ut timorem adversariis minuat.
 
Cesare, Bellum civile (I, 72)
 
NOTE
 
1) Congiuntivo obliquo (si riporta il pensiero di Cesare).
2) Bisogna riconoscere il valore di questo congiuntivo (ed è lo stesso dei successivi "pateretur" e "periclitaretur").
3) Imperatoris: è un genitivo di pertinenza.
4) Quibus… incolumibus: si tratta di un ablativo assoluto senza il participio. Bisogna cercare di rendere bene in italiano.
5) Plerisque: complemento di agente (reso col dativo di agente).
6) Congiuntivo obliquo (si riporta il pensiero dei soldati).
7) Bisogna capire da quale verbo è retta questa infinitiva (e quindi, costruire bene in italiano).
Traduzione
 
Cesare aveva concepito la speranza (lett.: era giunto a questa speranza) di poter risolvere la situazione senza battaglia e senza ferite (lett.: singolare) dei suoi, poiché aveva impedito ai nemici il rifornimento di viveri (al congiuntivo obliquo latino corrisponde, in italiano, l’indicativo). Perché avrebbe dovuto perdere (congiuntivo dubitativo) alcuni dei suoi in una battaglia anche favorevole? Perché avrebbe dovuto tollerare che fossero feriti dei soldati ottimamente meritevoli presso di lui (il vocabolario, alla voce merere, spiega il significato dell’espressione bene o male merere de aliquo)? Perché infine avrebbe dovuto tentare la sorte, specialmente dal momento che è proprio di un comandante vincere con l’intelligenza non meno che con le armi (lett.: con la spada)? Era mosso anche dalla compassione per i concittadini, che vedeva che dovevano essere uccisi (la traduzione è letterale: interficiendos è un gerundivo); preferiva ottenere il risultato (lett.: la cosa) lasciandoli sani e salvi (lett.: essendo questi salvi e incolumi). Questa decisione di Cesare non era approvata dai più; in verità i soldati dicevano apertamente tra di loro che, dal momento che si lasciava perdere una tale occasione di vittoria, essi non avrebbero combattuto, anche se (o: anche quando) Cesare (lo) avesse voluto (lett.: anche Cesare volendo). Quello (cioè, Cesare) persevera nella sua idea e si allontana un po’ da quel luogo, perché i nemici non abbiano paura (lett.: per diminuire la paura ai nemici).

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