lunedì 13 aprile 2015

Sul secondo verso del Contrasto di Cielo d'Alcamo


Alcuni manuali scolastici sul secondo verso del Contrasto


 
Baldi, Giusso, etc.: niente

Marchese, Grillini: desiderano assomigliarti tutte le donne, giovani e sposate.

Segre, Martignoni: oggetto del desiderio è il fiore, non la donna che esso simboleggia.

Guglielmino, Grosser: le donne, nubili e sposate, ti desiderano.

Bruscagli, Tellini: le donne ti desiderano (desiderano il fiore che tu rappresenti).

Ferroni: la rosa è metafora dell’amore e della bellezza; il desiderio delle altre donne è rivolto al fiore e non direttamente alla donna, ma c’è un’eco del Cantico dei Cantici (adulescentulae dilexerunt te, detto della sposa).

Bàrberi Squarotti: questa espressione ne ricorda una simile del Cantico dei Cantici (I, 2).

Luperini: la rosa è desiderata dalle donne, cioè le donne desiderano essere adorne della bellezza femminile e coinvolte nell'amore. Rivolgendosi all'amata con il chiamarla rosa, il poeta testimonia la doppia realizzazione di tale desiderio nella propria interlocutrice.

Su come va affrontata la questione, si vedano i punti 15, 16, 17 del post "Didattica dell'Italiano (presentazione del laboratorio)"

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