L’exemplum
medievale
S. BATTAGLIA, La coscienza letteraria del Medioevo,
Liguori 1965,
pp. 475-485
(in SALINARI-RICCI, vol. I, pp. 305-309)
Nella prosa delle origini (sia che si tratti di
volgarizzamenti, di leggende cavalleresche o classiche; sia che si tratti di
prose originali come il Novellino) è caratteristico il
procedimento attraverso esempi, ovvero attraverso la narrazione di episodi e
comportamenti (riferiti a personaggi noti; veri o inventati, non mette conto)
cui si attribuisce un valore esemplare.
Il valore dell’exemplum (sia esso tratto
dal mondo greco-romano, da quello cavalleresco o da quello religioso) discende
da una concezione statica della storia; ovvero della storia non come progresso
sociale, ma come ripetizione all’infinito della sorte individuale. Quindi
l’esempio vale soprattutto per ciò che è capace di insegnare, generalmente ai
fini della salvezza (rispetto a cui la vita non è che una transitoria
parentesi), ma anche in funzione più modestamente pragmatica.
Data una simile mancanza di coscienza del divenire
storico, si può dire che per il Medioevo la conoscenza storica si abbassa al
livello dell’aneddotica (ma, viceversa, gli esempi diventano una forma di
conoscenza storica; ovviamente sulla base di una concezione immobile ed eterna
del destino umano).
Ma ecco che l’exemplum, nonostante il suo
carattere astratto-paradigmatico, introduce nella letteratura elementi di realismo
(laddove i tradizionali generi letterari vivono in un clima di alta idealità):
per definizione, l’exemplum fa riferimento ai dati dell’esperienza, è
realista anche quando narra di episodi favolosi o leggendari (in quanto,
appunto, vuole essere l’esemplificazione concreta di un discorso teorico). Ed è
quindi all’origine della novella.
Buongiorno. E' un insegnante. Ottime queste brevi schede ad uso degli studenti, e non solo. Da filologo apprezzo il fatto che inserisca il luogo bibliografico da cui cita. E, stante questo esempio, in modo preciso. Tornando al testo-fonte e all'argomento del post, il tema dell'exeplum nella cultura e letterature medievali è utile per comprendere quell'età splendida, ma pure per capire certi sviluppi moderni. Come saprà, professore, ottimi in lingua italiana sono pure gli studi di Carlo Delcorno. La leggerò volentieri
RispondiEliminaLa ringrazio per l'apprezzamento. Quanto al libro di Le Goff, non so che dirle. Io l'ho presente nella vecchia edizione di Einaudi e non so se sia stato ristampato recentemente.
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