lunedì 7 dicembre 2015

Marsilio Ficino: la dignità dell'uomo

Dalla Theologia platonica (1482)
 
L’uomo ha un posto intermedio fra la feritas dei bruti e la divinitas del creatore:  ma egli partecipa della natura divina, tanto che può comprendere ciò che Dio stesso ha creato. (...) Questo solo bisogna tenere presente, che un uomo qualsiasi non può capire pienamente in qual modo e con quali atti sia stata compiuta un’opera ingegnosa da un artefice abile, ma soltanto lo può un uomo che abbia un’eguale capacità creatrice. (…) E perciò, quando l’uomo sia riuscito a intendere l’ordinamento dei cieli, donde essi traggono moto, la loro direzione, le loro misure, i loro effetti, chi negherà che esso abbia quasi lo stesso ingegno, per così dire, che ha il creatore dei cieli? E che, in un certo senso, egli potrebbe costruire i cieli, se trovasse gli strumenti e la materia celeste, dato che egli ora li crea, sebbene in altra materia, ma tutta via quasi identici quanto all’ordinamento?

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