Considerazioni occasionali
Dalla democrazia alla oclocrazia
Quando ho sentito il ministro dell’interno (Salvini) contestare ai magistrati il diritto di incriminarlo, in quanto non eletti, e poi il portavoce del premier (Conte) promettere una “megavendetta” alla ragioneria dello Stato, credevo di averle sentite tutte. L’arroganza, mi dicevo, si fonde e confonde con l’ignoranza della struttura dello Stato, del funzionamento delle istituzioni, della divisione e del bilanciamento dei poteri. Ma mi mancava l’ultima chicca: sentire i due vice-premier (Salvini e Di Maio) che invitavano sarcasticamente a candidarsi alle elezioni politiche uomini della Banca d’Italia e dell’Inps, colpevoli di mettere in guardia il governo sui costi insostenibili di riforme prospettate nel DEF. Allora mi è venuta in mente la teoria classica dell’anakiklosis, ovvero la teoria della ciclicità delle tre forme di governo (monarchia, aristocrazia, democrazia), secondo cui ogni forma è destinata a degenerare e quindi ad essere sostituita dalla forma successiva. E dunque, visto che la nostra attuale forma di governo è la democrazia, non dovremmo meravigliarci di assistere alla sua degenerazione in oclocrazia, ovvero nel governo della massa ignorante, della plebaglia (oclos); è la fase in cui trionfa la demagogia, cioè (leggo dalla Treccani) ”la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro aspirazioni, specialmente economiche, con promesse difficilmente realizzabili”. Non pare che sia esattamente il nostro caso? E, se è così, ci si deve aspettare il passaggio successivo, ovvero il ritorno della monarchia, cioè del governo di uno solo, che oggi si chiama dittatura. Non ci resta che sperare che la teoria dell’anakiklosis sia infondata…
Su Trump
Ai tanti motivi di preoccupazione suscitati dalla presidenza Trump io vorrei aggiungerne un altro. Siamo sicuri che un tale uomo, che si ritiene chiamato da Dio per fare di nuovo l’America grande, allo scadere del suo secondo mandato si rassegnerà a tornare un privato cittadino? Io temo che farà di tutto per aggirare o abrogare il XXII° emendamento della Costituzione che vieta ulteriori mandati, certamente supportato dalle violente manifestazioni dei suoi seguaci, di cui abbiamo già avuto prova nell’indimenticabile assalto a Capitol Hill.
Sul ministro Valditara
Il ministro Valditara nella lettera a Repubblica del 19/12/2024, a difesa del suo famoso tweet “dileggiato da Lagioia” in quanto sgrammaticato, scrive che “tre illustri linguisti, fra cui il presidente onorario della Crusca, lo hanno considerato rispettoso delle regole grammaticali e dunque affatto sgrammaticato”. Dubito che gli illustri linguisti di cui sopra ritengano corretta l’espressione “affatto sgrammaticato” nel senso di “per niente sgrammaticato”, visto che quell’espressione significa esattamente il contrario, ovvero “del tutto sgrammaticato”.
Sul diritto internazionale
Non c’è motivo di preoccuparsi, la pace mondiale a me pare molto vicina. Putin si prende l’Ucraina, Trump si prende la Groenlandia, Xi Jinping si prende Taiwan e siamo tutti a posto. O no?
Sui contributi di banche e assicurazioni
Ogni volta che sento parlare di contributi richiesti a banche e assicurazioni, metto mano al portafoglio. Sono infatti convinto che gli enti suddetti non intendano perdere nemmeno un centesimo dei loro profitti, quindi si rifarebbero su noi correntisti e assicurati, aumentando tariffe, commissioni e spese varie. Pertanto, onde evitare un’altra tassa occulta a carico del cittadino, suggerirei al governo di lasciar perdere…
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