mercoledì 10 dicembre 2025

ATTUALITA': COTTARELLI E LA LINGUA ITALIANA

Cottarelli e l'uso corretto della lingua italiana

Leggo sul Corriere della sera un articolo di Carlo Cottarelli, esperto di economia e di finanza, sulla questione di un emendamento alla legge di bilancio presentato da Fratelli d’Italia. Si tratta dell’emendamento con cui si rivendica per il popolo italiano la proprietà dell’oro detenuto e gestito dalla Banca d’Italia. Non entro nel merito delle argomentazioni di Cottarelli, che peraltro condivido, ma mi soffermo su una questione grammaticale, ovvero di uso corretto della lingua italiana. A un certo punto Cottarelli si chiede se il motivo di tale emendamento stia nella “potenziale volontà, in un futuro non ben definito, di vendere l’oro, una volta usciti dai trattati europei, ossia dall’euro”. Quindi aggiunge: “non credo che nessuno abbia in mente questo, per fortuna”. Ora, la doppia negazione “non credo che nessuno” comporta un significato contrario a ciò che intendeva Cottarelli, ovvero “credo che qualcuno”. L’espressione corretta sarebbe dovuta essere “credo che nessuno”, oppure “non credo che qualcuno”.

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